Chirurgia del piede

La chirurgia del piede è una branca della medicina che si occupa della diagnosi, trattamento e correzione delle patologie che colpiscono il piede e la caviglia. Questo tipo di chirurgia può essere necessario per migliorare la qualità della vita del paziente, ridurre il dolore cronico e ripristinare la normale funzione motoria. L’evoluzione delle tecniche chirurgiche e delle tecnologie ha permesso di sviluppare approcci sempre meno invasivi, riducendo i tempi di recupero e migliorando i risultati estetici e funzionali.

Chirurgia della Mano

Patologie comuni della mano

Alluce valgo

L’alluce valgo, comunemente noto come “cipolla”, è una delle patologie più frequenti trattate con la chirurgia del piede. Questa condizione è caratterizzata dalla deviazione laterale dell’alluce, con una prominenza ossea che si forma alla base del dito. L’alluce valgo può causare dolore, difficoltà a camminare e problemi estetici.

La chirurgia correttiva dell’alluce valgo consiste generalmente nella riduzione della prominenza ossea e nella correzione dell’angolo tra il primo e il secondo metatarso. Esistono diverse tecniche chirurgiche, tra cui le osteotomie, le quali prevedono il taglio e il riposizionamento delle ossa. Nelle tecniche più moderne, si privilegiano approcci mini-invasivi, con ridotti tempi di recupero e minore dolore post-operatorio.

Fascite plantare

La fascite plantare è una delle cause più comuni di dolore al tallone. È causata dall’infiammazione della fascia plantare, una banda fibrosa di tessuto connettivo che si estende dal tallone alla base delle dita. Questa condizione può essere causata da sforzi eccessivi, scarpe inadeguate o anomalie anatomiche.

Nei casi più gravi, quando i trattamenti conservativi (come ortesi, terapie fisiche o infiltrazioni) non sono efficaci, può essere necessario un intervento chirurgico. La chirurgia può prevedere il rilascio parziale della fascia plantare o la rimozione di speroni ossei che contribuiscono al dolore.

Dita a martello

Le dita a martello sono una deformità delle dita dei piedi, solitamente causata da squilibri muscolari o articolari. Questa condizione può portare a dolori intensi e alla formazione di calli o ulcere a causa della pressione esercitata dalle scarpe.

La correzione chirurgica prevede la rilassazione o il taglio dei tendini e, nei casi più gravi, la rimozione o l’accorciamento di parte delle ossa per ripristinare una posizione naturale del dito. Anche per questa condizione, si preferiscono tecniche mini-invasive, che permettono di ridurre il trauma e il periodo di convalescenza.

Neuroma di Morton

Il neuroma di Morton è una patologia caratterizzata dall’ingrossamento di uno dei nervi che si trovano tra le dita del piede, solitamente tra il terzo e il quarto dito. Il paziente avverte un dolore intenso, spesso descritto come una sensazione di bruciore, formicolio o “elettricità”. La condizione è spesso esacerbata dalla pressione esercitata dalle scarpe strette.

Il trattamento chirurgico del neuroma di Morton prevede la rimozione del nervo coinvolto o la decompressione dello spazio circostante per alleviare la pressione. Anche in questo caso, le tecniche minimamente invasive sono sempre più utilizzate per migliorare il decorso post-operatorio.

Il piede piatto

Il piede piatto è una condizione in cui l’arco plantare si abbassa o è assente, portando a un appoggio del piede piatto sul terreno. Nei bambini, questa condizione può essere fisiologica, ma negli adulti può causare dolore, affaticamento e difficoltà a camminare.

La chirurgia correttiva può essere indicata nei casi più gravi e prevede interventi come l’osteotomia, la fusione articolare o l’inserimento di impianti per correggere l’arco plantare e migliorare la biomeccanica del piede.

Percorso pre-operatorio

Il percorso pre-operatorio è una fase cruciale per il successo di qualsiasi intervento chirurgico, inclusa la chirurgia del piede. Questo passaggio include una serie di valutazioni e preparazioni necessarie per garantire che il paziente sia idoneo all’intervento e che i rischi siano minimizzati.

Visita specialistica

Il primo passo è una visita con il chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia del piede. Durante questa visita, il medico esaminerà attentamente il piede del paziente, ascolterà la sua storia clinica e potrà richiedere esami diagnostici, come radiografie, risonanza magnetica o ecografie, per valutare la natura del problema.

Preparazione fisica e psicologica

In alcuni casi, il chirurgo potrà raccomandare un periodo di preparazione fisica, come esercizi di stretching o fisioterapia, per migliorare la mobilità e ridurre l’infiammazione prima dell’intervento. È importante anche che il paziente sia preparato psicologicamente e comprenda le fasi del percorso chirurgico, le aspettative e i risultati attesi.

Pianificazione dell’intervento

Durante il percorso pre-operatorio, il chirurgo discuterà con il paziente le varie opzioni chirurgiche, i rischi e i benefici associati e definirà un piano chirurgico personalizzato. È fondamentale che il paziente comprenda le tempistiche e il tipo di recupero richiesto.

 

Il giorno dell’intervento

Il giorno dell’intervento rappresenta un momento cruciale nel percorso di trattamento. In generale, gli interventi di chirurgia del piede vengono eseguiti in regime di day hospital, il che significa che il paziente può tornare a casa lo stesso giorno dell’operazione.

Preparazione pre-operatoria

Prima dell’intervento, il paziente verrà sottoposto a un controllo pre-operatorio, che include la verifica dei parametri vitali e la conferma del consenso informato. Verrà quindi preparato per l’intervento in sala operatoria, dove verrà somministrata l’anestesia. A seconda della tipologia di intervento, si può optare per anestesia locale, spinale o generale.

Tecniche chirurgiche

Durante l’intervento, il chirurgo eseguirà la procedura pianificata, utilizzando tecniche mini-invasive o tradizionali a seconda del tipo di patologia e della complessità del caso. Le tecniche moderne prevedono spesso incisioni minime e l’utilizzo di strumentazioni avanzate per ridurre il trauma tissutale.

Percorso post-operatorio

Il percorso post-operatorio è fondamentale per garantire una corretta guarigione e un pieno recupero delle funzioni motorie del piede. Il tempo di recupero varia a seconda del tipo di intervento e delle condizioni del paziente, ma la cooperazione tra paziente e team medico è essenziale.

Nei primi giorni dopo l’intervento, il paziente dovrà seguire attentamente le indicazioni mediche per gestire il dolore e limitare il movimento. L’uso di calzature specifiche, plantari ortopedici o ausili come stampelle potrebbe essere necessario per facilitare la deambulazione senza mettere a rischio la guarigione.

Riabilitazione e fisioterapia

La riabilitazione è una componente essenziale del recupero post-operatorio. I pazienti saranno seguiti da fisioterapisti specializzati che svilupperanno un programma di esercizi personalizzato per migliorare la forza, la mobilità e la funzione della mano. La durata della riabilitazione varia a seconda del tipo di intervento e delle condizioni individuali del paziente, ma può estendersi da alcune settimane a diversi mesi.

Monitoraggio e controlli

Durante il periodo post-operatorio, il paziente dovrà sottoporsi a controlli periodici con il chirurgo per monitorare il progresso del recupero e identificare eventuali complicazioni. Questi controlli sono fondamentali per assicurarsi che la guarigione proceda correttamente e per apportare eventuali modifiche al piano di riabilitazione.

Benefici e rischi della chirurgia della mano

Benefici

Rischi e complicazioni

Monitoraggio e controlli

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Medico Chirurgo Ortopedico a Roma,
specialista in
Ortopedia e Traumatologia.

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